LOMBARDIA
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IL QUADRO NORMATIVO

A distanza di quasi vent’anni dall’introduzione ufficiale della “marcatura CE” quale simbolo della conformità alla legislazione europea di prodotto, non è raro imbattersi in fenomeni di confusione applicativa su fondamentali questioni che riguardano ruoli e responsabilità degli operatori economici coinvolti.
L’unione Europea ha emanato una serie di provvedimenti contenuti nel “Nuovo Quadro Normativo” – NQN, noto anche come “New Legal Framework” – NLF, al fine di chiarire le implicazioni della “Marcatura CE”, quale garante della sicurezza dei prodotti immessi sul mercato.
E’ utile infatti ricordare che tali garanti sono proprio i fabbricanti, gli importatori ed i distributori dei prodotti in libera circolazione nel mercato unico, unitamente alle autorità di vigilanza e controllo, ed il mezzo a disposizione per assolvere a tale compito è la “Marcatura CE”.
In particolare, la “Marcatura CE” non indica che la produzione di un prodotto è avvenuta all’interno dell’UE, né rappresenta un marchio di provenienza o qualità, ma attesta che tale prodotto è conforme ai requisiti minimi di sicurezza previsti dalle direttive di riferimento e garantisce il consumatore/utilizzatore sulla sua sicurezza.

 

AMBITI DI APPLICAZIONE

L’ambito di applicazione della “Marcatura CE” è estremamente eterogeneo. Basti pensare infatti che sono più di 20 le categorie di prodotti per i quali sono stati disciplinati processi inerenti il ciclo di vita pre-immissione sul mercato, quali ad esempio progettazione, costruzione, installazione. Questo processo viene svolto tramite specifiche Direttive, che appunto disciplinano differenti categorie di prodotti quali ad esempio le macchine, i prodotti a bassa tensione, gli ascensori, gli apparecchi a pressione e così via.
A livello nazionale, ogni stato membro recepisce ed attua le direttive europee tramite strumenti legislativi propri. Un esempio a questo proposito è la Direttiva Macchine. Questa direttiva (2006/42/CE del 17 maggio 2006) è nota come nuova direttiva macchine, in quanto va a sostituire la precedente 98/37/CE del Parlamento europeo (detta direttiva macchine). In Italia questa direttiva è recepita e attuata mediante il D.Lgs n.17 del Gennaio 2010.

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